Sanda – 散打

Il Sanda (Disseminare i colpi, da散打 (tradizionale),散打 (semplificato), sàndǎ (pinyin), San-ta (Wade-Giles)), noto anche come Sanshou (Disseminare le mani, da 散手 (tradizionale),散手 (semplificato), sǎnshǒu (pinyin), San-shou (Wade-Giles)) o boxe cinese, è uno sport da combattimento cinese uno contro uno.

  • Il nome

    Sanda è un termine composto dai due ideogrammi San (disperdersi, dileguarsi, dissipare, spargere, diffondere, disseminare, da 散 (tradizionale), 散 (semplificato), sàn (pinyin), San (Wade-Giles))) e Da (battere, colpire, percuotere, rompere, azzuffarsi, picchiarsi, fare a pugni, costruire, forgiare ecc., da 打 (tradizionale), 打 (semplificato), dǎ (pinyin), Ta (Wade-Giles))) che può essere tradotto con combattimento libero.

    Il vocabolo sanda fa la sua comparsa per la prima volta nel 1979, mentre il più antico è sanshou.

    « Con sanda 散打 o sanshou 散手 (combattimento libero) si intende il combattimento libero a mani nude nato e sviluppatosi in seno alle arti marziali cinesi…..I due termini sanshou 散手 e sanda 散打 sono dunque sinonimi intercambiabili nella percezione cinese. Sanshou 散手 è tuttavia usato anche per indicare il combattimento libero in ogni sua forma, mentre sanda 散打 è impiegato prevalentemente in ambito sportivo.»
    (Sanda)

    Alcuni vogliono vedere il Sanda in numerose pratiche antiche conosciute con i nomi di Xiangbo (相搏, lotta contro l’altro), shoubo (手搏, lotta con le mani), Bian (卞,impetuosità), Bian (弁), Baida (白打), Paizhang (拍张), Qiangshou (抢手), Shouzhan (战手, battaglia con le mani), Jueli (角力) , Jiji (技击) ecc. In realtà bisogna distinguere concettualmente il significato di Sanda in qualità di specialità sportiva creata in tempi recenti con un proprio sistema di tecniche e di regole ed il significato che lo stesso termine può avere in rapporto all’antichità Cinese, e che niente ha a che vedere con la pratica attuale. Anche il libro Zhongguo Sanshou (alla cui compilazione hanno collaborato personaggi del calibro di Zhang Shan e Wu Bin) identifica il Sanshou con il Sanda e riporta riferimenti documentali antichi in cui vengono citate pratiche dai più svariati nomi che vengono ricollegate a questi due concetti. Questa operazione è puramente ideale.

  • Pratiche di combattimento libero nella storia cinese

    I combattimenti di sanda si possono vedere ormai in qualsiasi gara o manifestazione relativa al Kung Fu Wushu e sta conoscendo la via del professionismo oltre che in Asia (soprattutto nei paesi dell’ex Unione sovietica) e medio oriente anche in Europa e negli USA grazie anche all’utilizzo come tecnica marziale in molti corpi militari di tutto il mondo. Le sue origini ideali e culturali si perdono nelle antiche scuole di Wushu cinesi, nelle quali esiste dalla preistoria delle arti marziali. Per ottenere le risorse necessarie alla sopravvivenza, la gente imparò, pian piano, la lotta con il pugno e il calcio, a proiettare a terra l’avversario usando le gambe e di altre tecniche. A ben leggere la storia del combattimento libero in Cina si può notare che già dai primordi vi è stato un allontanamento dalle finalità di sopravvivenza ed un utilizzo ai fini di spettacolo ed intrattenimento all’interno dei palazzi nobiliari. Per quanto riguarda l’utilizzo militare delle pratiche a mano nuda, è significativo il giudizio di Qi Jiguang che le ritiene utili unicamente per il mantenimento della forma fisica dei soldati.

    Un primo riferimento a pratiche di combattimento libero è stata identificata nel Libro dei riti (礼记, Liji) nella sezione Wangzhi (王制).

    Lo Shiming (释名) descrive lo Xiangbo (相搏) definendolo una Lotta che usa anche dei colpi.

    Nel Guliangzhuan (谷梁传) si racconta di un combattimento tra due esperti avvenuto nel periodo della dinastia Zhou (1045 a.C.-221 a.C. ). Secondo Zhou Zhengwei ciò indicherebbe che in tale periodo si era già raggiunto un alto grado di maestri nel combattimento libero.

    Durante il periodo delle Primavere e degli Autunni e degli Stati Combattenti (720 a.C. – 221 a.C.), erano diffuse delle forme di combattimento libero chiamate Chunqiu Jiaoshi (春秋角试, Gare Marziali delle Primavere e degli Autunni) e Xiangbo (相搏). Tali pratiche sono narrate nel Guanzi (管子) nella sezione Qifa (七法).

    Durante i periodi della dinastia Qin, della dinastia Han e dei Tre Regni dallo Xiangbo si differenziarono il Jiaodi (角觝) e lo Shoubo (手搏). In particolare all’interno di un testo che riporta la storia della dinastia Han, lo Hanshu – Yiwenzhi (汉书-艺文志), c’è un capitolo intitolato Shoubo (手搏) in cui per la prima volta compare il termine Sanshou (散手). Esattamente questo testo parla di Xiang Cuoxu (相错蓄) e di Xiang Sanshou (相散手), mentre altri scritti dello stesso periodo utilizzano come sinonimi di sanshou due omofoni: Bian (弁) e Bian (卞).

    Nel periodo della dinastia Sui, della dinastia Tang e delle Cinque Dinastie lo Shoubo (手搏) ed il Juedi (角抵) erano tenuti molto in considerazione e le competizioni iniziarono ad essere regolate.

    Durante la dinastia Song lo Shoubo (手搏) era considerato un ottimo metodo per il mantenimento della forma fisica e la Storia dei Song (宋史, Songshi) sezione Bingzhi (兵志) dice che lo Shoubo allenava corpo e braccia.

    È dal periodo della dinastia Yuan che popolarmente si inizia ad usare il termine leitai (擂台, ring) che è una contrazione di leitai sai (擂台赛, combattimenti sul ring).

    In epoca della dinastia Ming lo shoubo assume nomi quali baida (白打) e boji(搏击).

    Nel primo periodo della dinastia Qing (1644 d.C. – 1911 d.C.), accanto alla nascita di movimenti contadini e di organizzazioni segrete, nacquero molte società (社 she, società o 馆 guan, scuole) che si dedicavano agli esercizi marziali. Era necessario scambiare le esperienze tramite la concorrenza marziale, esistevano diversi tipi di famiglie e diverse tecniche di lotta, tra la popolazione le gare sul Leitai erano molto diffuse. Nei giorni di festa un combattente organizzava un “palco” e accettava le sfide di qualsiasi altro combattente, i partecipanti non avevano bisogno di registrarsi in anticipo. Il combattimento era inteso come una forma popolare per socializzare, a quei tempi, erano molte anche le donne che si dedicavano agli esercizi di sanda.

    Carmona, senza riferirci in quale epoca (particolare non secondario) racconta che

    « tradizionalmente, i confronti tra le scuole rivali si svolgevano su un palco di legno o su una terrazza in terra battuta (leitai) con tre formule diverse: incassando a turno i colpi dell’avversario; eseguendo una sequenza punteggiata da uno scambio libero ogni volta che i dimostratori si incrociavano; o infine, combattendo con la sola regola di non attaccare le “due teste”, il viso e le parti genitali.. »
    (Sanshou (Sanda) Combattimento Libero)

    Fabio Smolari e Claudio Gigante spiegano che

    « Tradizionalmente le norme dell’incontro venivano concordate dai contendenti o stabilite da una commissione arbitrale formata da maestri di chiara fama. Per quanto fosse consentita una vasta gamma di tecniche d’attacco e difesa, alcune erano generalmente vietate, es.: lotta a terra, strangolamento o colpi agli occhi, alla gola, ai genitali, ecc. »
    (Sanda)

    A cavallo del 1909 Huo Yuanjia affronta alcuni pugili occidentali in combattimento e la Jingwu Tiyu Hui di cui sarà capo diventa un modello per i valori della Repubblica Cinese del 1911, riconosciuto ufficialmente da Sun Yatsen. L’associazione Jingwu, il confronto con le pratiche occidentali ed il fardello ideale nazionalistico sono forse il preludio all’avvento della modernità nel Wushu.

    Il 15 ottobre 1928 si tenne a Nanchino il Primo Esame Nazionale (第一届国考, Diyi Jie Guokao) , una sorta di campionato nazionale in cui si svolsero dieci giorni di combattimenti liberi. Gli incontri vennero disputati sul terreno, all’interno di un’area quadrata, tutte le scuole poterono parteciparvi e non vennero utilizzate categorie di peso. In molti pensano che non vi fossero regole e per questo motivo i combattimenti siano stati interrotti, l’articolo Lun Woguo Wushu de Jiaoyu yu Fazhan (论我国武术的教育与发展) fornisce una versione differente: le regole c’erano e prevedevano il divieto di equipaggiamenti protettivi, si poteva colpire l’avversario con mani, gomiti, piedi e ginocchia, era vietato colpire gli occhi, la faringe e la zona genitale, trasgredire tre volte al regolamento comportava la squalifica, così come immediatamente si era squalificati per una grave infrazione. L’articolo Zhongyang Guoshu Guan – Diyi Jie Quanguo Wushu Guokao (中央国术馆-第一届全国武术国考) pur confermando la data dell’evento, spiega che inizialmente si era programmato che vi fossero 15 vincitori e per questo motivo Feng Yuxiang aveva preparato 15 premi, ma in realtà dalle qualificazioni emersero 17 nomi. Zhang Zhijiang decise di premiare Guo Changsheng (郭长生) e Yang Songshan (杨松山) entrambi con una Longquan 龙泉, ma chiese loro la rinuncia al premio preparato da Feng Yuxiang e a comparire nell’elenco dei 15 vincitori.

    Il 9 novembre del 1929 ebbe luogo ad Hangzhou una competizione di combattimento libero nell’ambito del Guoshu Youyi Dahui 国术游艺大会 che vide la partecipazione di moltissimi atleti di tutta la Cina.

    Il 13 novembre 1943 Cai Longyun (蔡龙云), che all’epoca aveva solo 14 anni, disputò un incontro di Pugilato contro un Russo, che mandò al tappeto.

  • Il combattimento libero cinese moderno

    Il sanda rappresenta l’espressione applicativa libera del wushu Moderno o Sportivo ed insieme ad altre specialità da gara (Changquan, Nanquan, Taijiquan, sciabola, spada, bastone, lancia, ecc.) esprime simbolicamente il patrimonio tecnico fondamentale della tradizione delle arti marziali Cinesi. Visto come pratica indipendente, è un’arte marziale derivante dal Kung Fu. I combattimenti uno contro uno hanno una storia molto lunga in Cina, e sono stati chiamati con nomi diversi, come xiangbo, shoubo, chaishou, qiangshou, jiji e da leitai (打擂台,Combattere sul Ring). Come parte però dei moderni sport da competizione e da combattimento a contatto pieno, il sanda ha una storia relativamente breve. Tali concetti sono ben riassunti in questa definizione:

    « Il Sanshou è una varietà del nuovo e moderno wushu che si basa sulla tradizione delle arti marziali. »
    (Sanshou (free sparring))

    Un altro parere è espresso da Carmona che afferma che

    « non è che tardivamente e sotto l’influenza dell’occidente che i pugili cinesi cominciarono a praticare regolarmente degli assalti liberi. »
    (Sanshou (Sanda) Combattimento Libero)

    Entrambe le affermazioni contengono un fondo di verità: è indubbio infatti che vi sia nel Sanda un’influenza Occidentale, come per contro che i suoi fondatori siano stati attenti ad inserirvi elementi tecnici provenienti dalla tradizione Cinese. Infatti il Sanshou è il frutto di intense ricerche che lo hanno portato a diventare uno degli elementi ufficiali delle competizioni di Wushu.

    Nel marzo 1979, la Commissione Nazionale Cinese per lo Sport (CNSC, Zhongguo Ti-Wei 中国体委), la più alta organizzazione sportiva ufficiale cinese, decise che tre istituzioni (il Comitato Sportivo della Provincia di Zhejiang, cioè Zhejiang Sheng Ti-Wei 浙江省体委,il Beijing Tiyu Xueyuan 北京体育学院 e l’Istituto di Educazione Fisica di Wuhan, cioè il Wuhan Tiyu Xueyuan 武汉体育学院) dovevano iniziare a sperimentare il sanda come sport da competizione. A causa della mancanza di pubblicità prima di allora, il sanda non aveva tecniche e metodi di allenamento standardizzati, e soprattutto non aveva un regolamento. I tre istituti scelti per sviluppare il sanda dovevano formulare regole, criteri di giudizio e metodi di allenamento, nonché pubblicizzare il sanda come sport in Cina.

    Nel maggio 1979, i tre istituti presentarono il sanda durante una riunione nazionale di scambio di Wushu a Nanning, nella provincia di Guangxi. Nello stesso momento, furono organizzati altri esperimenti in altre località e province. Durante l’incontro nazionale dell’ottobre 1979, il CNSC organizzò la prima performance pubblica di sanda e gli atleti furono selezionati dagli istituti di Zhejiang, di Pechino, e della provincia di Hebei. La performance consistette non solo di tecniche, ma anche di esercizi di allenamento. Dal maggio 1980, furono costituiti molti altri istituti di sanda, che eseguirono una dimostrazione al Raduno Nazionale di Wushu (Quanguo Wushu Guanmo Jiaoliu Dahui 全国武术观摩交流大会) a Taiyuan. Nello stesso periodo, l’Università di Educazione Fisica di Pechino teneva competizioni sperimentali per i propri atleti con lo scopo di migliorare l’esperienza degli organizzatori e dei giudici.

    Nell’ottobre 1980, il CNSC chiamò esperti dai tre istituti iniziali per formulare un regolamento da competizione. Nel maggio 1981, le università di Pechino e di Wuhan tennero per la prima volta in pubblico una competizione sperimentale di sanda ai campionati nazionali di Wushu a Shenyang. Nel gennaio 1982, il CNSC organizzò una Conferenza Nazionale dove vennero stabilite le Regole da Competizione del sanda (Sanda Bisai Guize 散打比赛规则). I sei istituti invitati furono: Pechino città, Università di Pechino, provincia di Shandong, provincia di Hebei, provincia di Guangdong, e Università di Wuhan.

    Dalla reintroduzione del sanda alle prime competizioni ufficiali, un periodo di circa tre anni, il CNSC spese una grossa somma di denaro e coinvolse centinaia di atleti ed esperti di arti marziali per valorizzare lo sport. Infine, nel gennaio 1982, furono stabilite le regole ufficiali, i criteri di giudizio e i metodi di allenamento. Dopo circa 30 anni di silenzio a causa dell’instabilità politica della Cina, il sanda era infine rinato. Pechino tenne i primi campionati nazionali ufficiali nel novembre 1982, la competizione si svolse su un cerchio di nove metri di diametro, che verrà poi modificato in un più tradizionale quadrato rialzato, di otto metri per lato. Anche il regolamento è stato in seguito leggermente modificato, in modo da rendere le regole più dettagliate.

    « Nel 1982 il sanda 散打 diviene ufficialmente la disciplina da combattimento del wushu standard nazionale (guobiao wushu 国标武术), regolata da precise norme sportive (wushu sanshou jingsai guize 武术散手竞赛规则 – “regolamento di gara del combattimento libero del wushu”). »
    (Sanda)

    Secondo Wu Bin ed altri nel 1988, nell’ambito del’International Wushu Festival, fu organizzato il primo torneo internazionale di Sanshou.

  • Caratteristiche del sanda moderno

    La maggior parte delle competizioni di sanda si svolgono su di una pedana rialzata chiamata leitai (arena, quadrato, ring (擂台 (tradizionale), 擂台 (semplificato), lèi tái (pinyin), Lei-t’ai (Wade-Giles))) e i combattenti portano protezioni alla testa (caschetto, 护头 hutou), al torace (corpetto, 护胸 huxiong), alle mani (guantoni, 拳套 quantao), ai genitali (conchiglia, 护裆 hudang), alla bocca (paradenti, 护齿 huchi) e alle tibie (paratibie); queste ultime sono obbligatorie o meno a seconda dei regolamenti federali ai quali ci si attiene.

    Durante gli incontri di sanda sono permessi i colpi di pugno, di calcio e le proiezioni a terra, mentre non sono consentiti i colpi con il gomito, con il ginocchio, gli strangolamenti e le leve articolari. È possibile battere l’avversario buttandolo letteralmente fuori dal tappeto tramite tecniche di calcio, pugno o proiezione. Ai combattenti è tuttavia permesso stare corpo a corpo solo per tre secondi: se nessuno dei due riesce a liberarsi o a proiettare l’avversario a terra entro questo lasso di tempo, l’arbitro interrompe il clinch.

    In Cina vengono organizzati tornei chiamati Sanda Wang (Re del Sanda), che si tengono su di un ring simile a quelli usati per il pugilato occidentale, in cui i combattenti portano come protezione solamente i guantoni e paradenti e possono usare, oltre ai pugni e ai calci, anche i colpi di ginocchio. Alcuni di questi atleti di sanda partecipano anche ad altri tornei di combattimento tra cui il K-1 e lo Shoot Boxing, il cui regolamento è simile a quello del sanda.

    Le caratteristiche principali di questo sport si possono vedere nelle famose sfide “stile contro stile”, disputate molto frequentemente contro atleti di Muay Thai, Karate, Kickboxing e Taekwondo; questi eventi danno modo di conoscere meglio il sanda, contribuendo ad allargarne la popolarità.

    Il sanda, come altre discipline da combattimento, prevede la posizione di guardia alta come nella boxe; come tecniche peculiari si possono invece indicare:

    • Tecniche dei passi (步法 (tradizionale), 步法 (semplificato), bùfǎ (pinyin), Pu Fa (Wade-Giles)))
    • Tecniche di pugno (拳法 (tradizionale), 拳法 (semplificato), quánfǎ (pinyin), Chuan Fa (Wade-Giles))), con diretti (Zhiquan, 直拳), ganci (Gouquan, 勾拳), montanti e altre forme di pugno più rare (ad esempio pugno girato).
    • Tecniche di calcio (腿法 (tradizionale), 腿法 (semplificato), tuǐfǎ (pinyin), T’ui Fa (Wade-Giles))), con circolari, laterali, frontali e girati.
    • Tecniche di proiezione e lotta corpo a corpo (快摔法 (tradizionale), 快摔法 (semplificato), kuàishuāifǎ (pinyin), K’uai Shuai Fa (Wade-Giles))), caratteristica in comune con la Muay Thai e che la differenzia dalla Kick Boxing per efficacia e spettacolarità.

    Quest’ultima categoria rende il sanda una disciplina tra le più complete sul piano tecnico e consente di sfruttare efficacemente tutti i colpi dell’avversario per finalizzarne l’atterramento (spesso si “vola” letteralmente a terra), talvolta con conseguenze importanti come il KO. Le proiezioni si possono portare con “prese” su colpi di pugno, di calcio, al collo, al corpo eccetera. Tutto il corpo è bersaglio valido tranne le ginocchia, la nuca, la zona pelvica e la spina dorsale, che non si possono colpire pena la squalifica.

    Generalmente nei match, dopo una iniziale fase di studio, gli atleti si attaccano con combinazioni di calcio e di pugno, mentre a distanza più ravvicinata si tenta la presa per finalizzare la proiezione a terra (l’avversario viene sollevato oppure semplicemente atterrato). Le riprese durano di solito due minuti con intervalli di un minuto tra i round.

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